Abbiamo parlato di quanto sia importante l’attività fisica in gravidanza, sia per la mamma che per il nascituro (leggi il nostro articolo), ma…
Ma come fare a eseguire la giusta attività fisica?
Questa domanda se la pongono molte future mamme, ebbene la risposta a questo quesito c’è!
I principali enti (WHO, ACOG – American College of Obstetricians and Gynecologists, ASM – American College of Sports Medicine, CSEP/ SCPE – Canadian Society of Exercise Physiology) suggeriscono infatti alle donne in gravidanza, che non abbiano controindicazioni, di essere fisicamente attive durante questo periodo. Nello specifico è consigliato di:
- fare 150 minuti di attività fisica di intensità moderata alla settimana (camminata veloce, cyclette), per almeno 3 volte alla settimana, mantenendosi comunque sempre attive tutti i giorni
- variare attività aerobica e controresistenza, aggiungendo anche attività dolci come yoga o stretching
- inserire giornalmente esercizi per il pavimento pelvico
- evitare la posizione supina, soprattutto se insorgono sintomi come mal di testa, nausea, vertigini o giramenti di testa
E poi… altre indicazioni utili:
- prima di iniziare avere SEMPRE il benestare del proprio ginecologo e chiedere il parere di un’ostetrica (è sempre consigliabile eseguire con quest’ultima una valutazione del pavimento pelvico)
- evitare gli sport di contatto e combattimento, sport o attività con rischio di caduta, salti e balzi, e sport in cui è prevista apnea e immersioni subacquee, attività oltre i 2500m di altitudine e attività in ambienti eccessivamente caldi e con alto livello di umidità
- l’esercizio fisico prolungato o intenso oltre i 45 minuti può provocare ipoglicemia, quindi è bene adeguare l’introito calorico prima di intraprendere l’esercizio fisico, evitando di allenarsi a digiuno (SIGO, 2018)
- evitare sempre la Manovra di Valsalva (espirazione forzata a glottide chiusa) perché causa un aumento notevole della pressione intratoracica ed intra-addominale
- evitare esercizi di rafforzamento addominale se si sperimenta una visibile separazione del muscolo retto addominale (diastasi addominale)
- mantenersi sempre idratate prima, durante e dopo l’attività fisica
Quando l’attività fisica è controindicata?
Tutte le donne in gravidanza possono intraprendere un percorso di attività fisica, eccetto per quelle che hanno controindicazioni (relative o assolute). Le donne con controindicazioni relative devono sentire prima il parere del proprio ginecologo per capire vantaggi e svantaggi dell’attività fisica.
Chi invece ha delle controindicazioni assolute può continuare a fare le proprie attività giornaliere, ma è sconsigliabile che esegua attività più vigorose.
Controindicazioni relative:
- aborti ricorrenti
- ipertensione gestazionale
- storia pregressa di nascita prematura spontanea
- malattie cardiovascolari o respiratorie lievi/moderate
- anemia sintomatica
- malnutrizione o disturbi alimentari
- gravidanza gemellare oltre la 28esima settimana
Controindicazioni assolute:
- pre-eclampsia
- diabete di tipo 1 non controllato
- ipertensione gestazionale non controllata
- patologie della tiroide non controllate
- cerchiaggio cervicale
- gravidanza multipla a rischio pretermine
- sanguinamenti persistenti nel 1° e 2° trimestre
- placenta previa dopo la 28esima settimana
- travaglio pretermine
- rottura delle membrane pretermine
- altre patologie cardiache, polmonari o sistemiche
Il nostro suggerimento
Dopo aver verificato insieme al tuo ginecologo di essere idonea a svolgere attività fisica in modo regolare vieni in Evolve. Lavoreremo insieme per il tuo benessere e quello del tuo bambino!
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