Ogni giorno, per tutti, è un giorno in più per il nostro corpo e la nostra mente. Se ogni giorno avessimo come obiettivo quello di prenderci cura di questi due aspetti cosa dovremmo fare?
Probabilmente nutrirci adeguatamente (in modo sano e ponderato); probabilmente combattere la sedentarietà e vivere un po’ di più all’aria aperta; probabilmente farci qualche risata con qualcuno; probabilmente dedicarci ad una passione che arricchisce il nostro cuore o la nostra mente; probabilmente dormire bene.
E come fare tutte queste cose?
… mentre ci sono gli impegni imprescindibili della quotidianità…
In verità non si tratta del tempo che abbiamo, o pensiamo di non avere, si tratta invece di una sana consapevolezza di poter ogni giorno migliorare il nostro “prendersi cura di sé” anche solo per 1% del tempo giornaliero. Si tratta perlopiù di acquisire un atteggiamento mentale rivolto allo stare in salute il più possibile.
Esiste, infatti la cosiddetta sindrome della morte sedentaria, che raggruppa ben più di 33 stati di malattie croniche e disturbi della salute sia fisica sia mentale, tra cui l’obesità, il diabete di tipo 2 e il decadimento cognitivo che predispone alla demenza senile.
Studi scientifici hanno indagato sul ruolo della mobilità come fattore protettivo del funzionamento mentale. In tali ricerche si è evidenziato che:
- le malattie croniche dovute alla sedentarietà sarebbero influenzate positivamente da 30 minuti di esercizio fisico intenso al giorno
- esercizi a breve e lungo termine apporterebbero benefici alla salute muscoloscheletrica e cardiovascolare e potrebbero prevenire perdite cerebrali strutturali e funzionali legate all’età
- il mantenimento di uno stile di vita sportivo mostrerebbe effetti preventivi sui cambiamenti strutturali nelle aree del cervello che si verificano con l’invecchiamento (memoria, attenzione, completamento delle attività)
- l’esercizio e l’attività fisica mantenuta sarebbero implicati nel rallentare la progressione graduale del declino strutturale e cognitivo del cervello riducendo altre malattie di tipo neurovegetativo;
- il 30% dell’invecchiamento psicofisico si basa sulla genetica
- il 70% sullo stile di vita.
Abbiamo già letto, o sentito infatti, che l’esercizio fisico aiuterebbe a regolare e migliorare la salute generale, con:
- riduzione del peso
- livelli bassi di colesterolo
- protezione dagli ictus, malattie cardiache e ipertensione
- rinforzo del sistema immunitario
- riduzione dello stress…
Test neurocognitivi e neuropsicologici hanno misurato parametri come:
– memoria verbale
– memoria visiva
– tempo di reazione
– velocità di elaborazione delle informazioni.
L’evidenza scientifica mostrerebbe cambiamenti migliorativi in aree specifiche del cervello indotti dall’esercizio fisico.
Alla luce di queste premesse…
Anche in estate la salute non si saluta
E forse proprio l’estate può aiutarci a riprendere uno stile di vita più consapevolmente sano: mangiando meglio, muovendosi di più, quindi prendendosi più cura di sé, creando, così, le migliori condizioni per dirigerci, ogni giorno che passa, verso la più matura versione possibile di noi stessi.
Come? Per un consiglio vieni in Evolve Medical Solutions!
Bibliografia:
Emily Zhao, BS,† Michael J. Tranovich, DO,† and Vonda J. Wright, MD, MS*†. The Role of Mobility as a Protective Factor of Cognitive Functioning in Aging Adults. Sports Health Jan; 2014 6(1): 63–69
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