Gli infortuni in estate
a cura del D.O. Alessandro Bettin
Per moltissime persone l’inizio della bella stagione coincide con una ritrovata voglia di fare attività fisica, accantonata durante l’inverno con le più svariate scusanti. Attenzione però a non eccedere, soprattutto se non ci si è adeguatamente preparati, perché il rischio di infortunio da overuse, ovvero da sovraccarico, è dietro l’angolo. Questo tipo di infortunio è molto diffuso e, al contrario di quello che spesso si è portati a pensare, non è provocato da un singolo episodio bensì da microtraumi ripetuti causati spesso da un’attività fisica che si intensifica improvvisamente, senza un’adeguata preparazione, dopo un lungo periodo di riposo. L’accumularsi di questi piccoli danni tissutali ostacola la capacità del sistema muscoloscheletrico di autoripararsi e può portare a infortuni di varia gravità.
Ma quali sono gli sport maggiormente praticati nel periodo estivo e quali problemi possono provocare? Vediamoli insieme!
Al primo posto, padrone indiscusso, il running. Questa attività comporta rischi elevati associati ad errori nel gesto tecnico e allenamenti / competizioni troppo ravvicinate, che possono tradursi in problemi alle articolazioni dell’arto inferiore e del bacino.
Sul secondo gradino del podio troviamo il ciclismo. La posizione sulla bici e la scelta / regolazione della stessa sono fondamentali per prevenire l’insorgenza di problemi muscoloscheletrici, in particolare alla colonna vertebrale e alle articolazioni del ginocchio.
Segue il nuoto, troppo spesso considerato uno sport a basso impatto e utile per qualsiasi tipo di problematica, non è esente dal rischio di infortuni spesso legati ad un utilizzo eccessivo di specifici gruppi muscolari a causa di una tecnica non corretta che può portare a problematiche dolorose e talvolta invalidanti tra cui le più diffuse sono la sindrome da conflitto sub acromiale e le tendiniti della cuffia dei rotatori.
E gli altri sport? Purtroppo non sono indenni da possibili “sorprese indesiderate” per i loro praticanti: terreni sintetici e scarpe inadeguate a calcetto aumentano il rischio di infortuni a carico del ginocchio, della caviglia o del pube mentre sport nobili come tennis e golf possono causare problematiche a livello del gomito, della spalla o della colonna vertebrale a causa della complessità dei gesti tecnici.
E se ora te lo stai chiedendo: NO, LA SOLUZIONE NON È RIMANERE DAVANTI ALLA TV!
A prescindere dallo sport che si decide di praticare è necessario adottare poche ma importanti precauzioni per divertirsi e tenersi in forma senza spiacevoli conseguenze.
Il primo passo è pianificare quanto più possibile una fase di preparazione, in modo da garantire una miglior risposta da parte del sistema muscoloscheletrico. Questa preparazione dovrebbe includere esercizi mirati a rinforzare i muscoli, migliorare la flessibilità e aumentare gradualmente l’intensità dell’allenamento.
Il secondo passo è di dotarsi dell’equipaggiamento tecnico idoneo, in riferimento allo sport che si vuole praticare, per ridurre al minimo l’incidenza di microtraumi.
Altrettanto importanti nella prevenzione di questi infortuni sono:
- il riscaldamento e il defaticamento, che riducono il rischio di lesioni e l’accumulo di acido lattico e altre tossine nei muscoli;
- una corretta idratazione e alimentazione per non compromettere le funzioni muscolari e fornire adeguati nutrienti a supporto della riparazione dei tessuti e della crescita muscolare;
- la gestione del riposo in modo da permettere ai tessuti di autoripararsi.
Non lasciate che un infortunio rovini il vostro divertimento… ma se dovesse succedere, un percorso riabilitativo personalizzato vi aiuterà a riprendervi velocemente.
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