Clinical Exercise Training: cos’è?

INTRODUZIONE

Il Clinical Exercise Training incentiva la promozione della salute in soggetti presunti sani, ad aumentato rischio di malattia e mira al miglioramento funzionale e prognostico in soggetti con disordini e patologie croniche in condizioni di stabilità clinica.

Per trattare il rapporto tra malattie croniche ed esercizio fisico è necessario affrontare la questione definitoria e chiarire cosa si intende per malattia cronica.

In salute e in malattia…

Innanzitutto, chiariamo la differenza fra ciò che è sano e ciò che è patologico

  • Sano: “Di persona, o di animale, che è in buone condizioni di salute, che non ha malattie organiche, lesioni, alterazioni o disturbi funzionali …”.
  • Malato: “Di chi è colpito da malattia, o è in genere non sano, temporaneamente o per costituzione …”

Focus on: sana è, quindi, un’entità biologica, un essere umano in questo caso, priva di “alterazioni o disturbi funzionali”. 

Ma, cosa sono queste alterazioni funzionali? 

La funzionalità dell’essere umano è ben definita da parametri standard rilevabili attraverso ad esempio un emocromo (analisi del sangue), attraverso una valutazione funzionale (quella che facciamo in Evolve!), attraverso indagini cliniche. 

  • Una glicemia a digiuno alterata
  • dei valori di filtrazione glomerulare fuori dalla norma
  • trigliceridi nel sangue oltre un determinato valore
  • un VO2Max (capacità cardio-respiratoria) basso
  • uno Strenght Index (forza muscolare) basso
  • poco equilibrio o poca mobilità articolare

…sono tutti fattori che differenziano una persona sana da una patologica.
E tutto questo in assenza di sintomi. 

Tradotto, se a una persona con queste caratteristiche chiediamo – Come stai? Hai problemi di salute? – le risposte saranno quasi sicuramente – Sto bene! – oppure – No, non ho problemi!

La cronicità – Definizioni

Possiamo chiarire questo insieme di malattie in tre modi:

  • Organizzazione Mondiale della Sanità: patologie non trasmissibili da una persona all’altra che presentano le caratteristiche di lunga durata e lenta progressione.
  • EHIS, European Health Interview Survey: patologie di lunga durata oppure problemi di salute che si prolungano in ordine prognostico oltre i 6 mesi.
  • ISS, Istituto Superiore di Sanità: patologie che richiedono anche decenni prima di manifestarsi clinicalmente. Dato il lungo decorso richiedono assistenza a lungo termine.

Date queste caratteristiche possiamo capire come queste problematiche siano subdole, lente nella loro ineluttabile progressione e che il loro decorso sia innescato, come la miccia di una bomba, molto prima della loro esplosione.

Queste caratteristiche, tuttavia, ci danno speranza, perché il tempo per migliorare quelle condizioni fisiopatologiche che trascinano inesorabilmente l’organismo umano verso queste problematiche è tanto, “anche decenni”.

La cronicità – Cenni di Fisiopatologia

Lungi da questa sede trattare in modo esaustivo un argomento tanto complesso da non essere ancora del tutto conosciuto, proviamo a ipersemplificare i concetti e trovare gli elementi chiave.

Per tanti anni queste problematiche sono state considerate come entità separate aventi caratteristiche differenti l’una dall’altra. Ne conseguivano approcci terapeutici molto stratificati e complicati. Ultimamente, invece, la direzione della scienza medica in questo ambito è diversa e, specificamente, è stato dimostrato che molte patologie condividono alcuni meccanismi fisiopatologici e sono la manifestazione in diversi organi delle stesse alterazioni fisiologiche di base.

In un contesto fisiopatologico complesso, il sistema biologico umano, interessato da queste alterazioni funzionali, trova in particolare due aspetti comuni a tutte le patologie croniche: 

  • infiammazione sistemica elevata dovuta a stress ossidativo.
  • alterazione della funzione vascolare.

Le modificazioni dell’ambiente “micro”, quindi a livello delle cellule, definiscono condizioni disfunzionali che manifestano, nel “macro”, alterazioni organiche e, quindi, sistemiche di tipo funzionale, come ad esempio una ridotta capacità cardio-respiratoria o un alterato profilo glicemico e/o lipidico, che se sottovalutate e non “prese per tempo” accorciano sempre di più quella miccia di cui parlavamo prima e conducono l’organismo oltre il punto di non ritorno dopo il quale la patologia è conclamata. 

Da questo punto in poi la malattia è trattabile principalmente a livello farmacologico, con un aumento esponenziale dei fattori di rischio per altre patologie croniche, aumento delle spese mediche e progressivo peggioramento della qualità della vita.

La cronicità – Tipologie

Definire ogni tipologia di cronicità risulta difficile in questa sede, perché sono tante e, probabilmente, non tutte sono ancora note alla scienza medica. Semplificheremo per distretto o organo:

  • Patologie Cardiovascolari: colpiscono cuore e vasi sanguigni.
  • Patologie Polmonari: affliggono i polmoni.
  • Patologie Dismetaboliche: colpiscono tessuto adiposo e ghiandole che regolano il metabolismo umano.
  • Patologie Immunitarie: colpiscono il sistema immunitario.
  • Patologie Neurologiche: affliggono il sistema nervoso.
  • Patologie Reumatologiche: colpiscono i sistemi muscolo-tendineo e osteo-articolare.
  • Patologie Renali: affliggono i reni.

La cronicità – L’Esercizio Fisico

A livello scientifico è ormai chiaro da anni che l’Esercizio Fisico sia l’elemento che spegne la miccia e interrompe o, almeno, rallenta quelle alterazioni funzionali caratteristiche del processo che conduce alle cronicità e che, quando la cronicità è ormai delineata, promuove e supporta la terapia farmacologica, spesso aumentandone gli effetti e riducendone le complicanze. Per questo motivo queste problematiche vengono anche spesso definite patologie croniche esercizio sensibili.

In questo senso, l’Esercizio Fisico rappresenta un vero e proprio farmaco e, come tale, andrebbe prescritto e somministrato secondo specifiche e rigorose modalità, selezionando precisamente quello di cui l’organismo ha bisogno, ottimizzando quello che in farmacologia è definito effetto dose-risposta.

CONCLUSIONI – Non tutti sanno che

Come per ogni problematica relativa alla salute dell’organismo umano, anche per la pianificazione, l’organizzazione, la gestione e la somministrazione dell’Esercizio Fisico per le cronicità esiste una figura professionale specifica, ovvero il Chinesiologo delle Attività Motorie Preventive e Adattate, con Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche dell’Attività Motorie Preventiva e Adattata e un luogo preposto a questo tipo di attività, ovvero la cosiddetta Palestra della Salute

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