Diagnostica motoria: di cosa si tratta?

Introduzione

La pandemia da Covid-19 ha dato una forte spinta a un processo di presa di coscienza, che era iniziato da tempo. Da ormai 5 anni abbondanti la salute e i suoi elementi di contorno sono una tematica scottante a qualsiasi livello: politico, sociale, economico. Soprattutto, hanno ricevuto particolare attenzione le questioni “identificazione corretta di una problematica e suo trattamento” e, ancor di più, “prevenzione e mantenimento di un adeguato stato di salute”.

Diagnosi e prevenzione

La prima questione si riferisce al processo di diagnosi 

il “giudizio clinico che consiste nel riconoscere una condizione morbosa in base all’esame clinico del malato, e alle ricerche di laboratorio e strumentali”. La diagnosi consente l’inquadramento clinico del paziente e l’identificazione del processo migliore per curare la problematica di salute

La seconda fa riferimento al concetto di prevenzione che, in sanità, è 

il complesso delle misure utili a prevenire la comparsa, la diffusione e la progressione delle malattie e il determinarsi di danni irreversibili quando la patologia è in atto

Gli interventi di prevenzione si dividono in:

1. Primaria, comprende tutti gli interventi destinati ad ostacolare l’insorgenza delle malattie nella popolazione, combattendo le cause e i fattori predisponenti. L’obiettivo principale è educare, sensibilizzare e cambiare abitudini e comportamenti scorretti e potenzialmente dannosi (intervento comportamentale).
2. Secondaria, ha come obiettivo l’individuazione e la diagnosi precoce dei soggetti ammalati o ad alto rischio per poter ottenere la guarigione o impedire l’insorgenza e la progressione della malattia. Ad esempio, lo screening per malattie croniche degenerative (cardiovascolare, in ambito di medicina del lavoro, diabete ecc.).
3. Terziaria, è rivolta a ridurre la gravità e le complicazioni di malattie ormai instaurate e sconfina spesso nella terapia. Ad esempio, un’appropriata dieta con associato esercizio fisico per un diabetico. In questo ambito si inserisce anche la gestione dei deficit e delle disabilità funzionali consequenziali ad uno stato patologico o disfunzionale.

    

   Diagnostica motoria e profilazione predittiva

In questo contesto, l’esercizio fisico si inserisce a pieno titolo come elemento chiave della prevenzione primaria e terziaria. Se inteso come un farmaco, ha quindi la necessità di essere adeguatamente applicato e dosato, per garantire il corretto inquadramento clinico-motorio e una risposta coerente con la problematica che si sta trattando.

È proprio qui che entra in campo la Diagnostica Motoria: 

processo con cui si definisce il profilo morfo-funzionale di una persona, identificando le variabili critiche da trattare e da risolvere con il farmaco Esercizio Fisico

Le linee guida internazionali forniscono tutti i valori di riferimento e i parametri da analizzare, che sono diversi e comprendono:

• Morfologia (composizione corporea)
• Articolarità (mobilità articolare)
• Capacità motorie di base (equilibrio, capacità coordinative e postura).
• Capacità motorie condizionali (forza e resistenza muscolare, resistenza metabolica, massimo consumo di ossigeno)
  

Esempio

Tale processo consente di prevedere (da cui il termine profilazione predittiva) la potenziale insorgenza di problematiche di salute e quindi prevenirle. Un semplice esempio: se alla fine del processo di diagnosi motoria, il soggetto analizzato ha una mobilità articolare del complesso scapolo-omerale (spalla) ridotta e non in linea con i valori di riferimento, si può prevedere l’insorgenza di patologie muscolo-scheletriche di varia natura a carico di quel complesso. L’esercizio fisico, in tal senso, viene usato per prevenire il problema, migliorando la mobilità articolare della spalla.

Conclusioni

L’esercizio fisico dovrebbe essere usato come un farmaco. Senza la corretta diagnosi motoria sarà impossibile applicare il giusto dosaggio di questo farmaco e quindi la terapia sarà fallimentare. Il nostro consiglio è di verificare, prima di intraprendere un percorso di esercizio fisico, che la struttura o la persona a cui ci si affida abbiano un sistema di Diagnostica Motoria coerente con le linee guida internazionali e gli standard di riferimento.

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