Attività fisica nel post partum

Il post partum

A cura di Federica Martelli

Abbiamo analizzato in lungo e in largo cosa succede durante i vari trimestri della gravidanza, e cosa si può fare in termini di allenamento nello specifico per ogni trimestre.

Ma ora che abbiamo il nostro bambino/a tra le braccia cosa possiamo fare?

Il post partum, definito anche puerperio è il periodo che va dal momento del parto fino alle 4- 6 settimane successive, ed è definito come quel periodo di tempo durante il quale si verifica il ritorno allo stato pre-gravidico di tutte le modifiche anatomiche e fisiologiche indotte dalla gravidanza. Nello specifico, l’utero si contrae per ridurre le proprie dimensioni e tornare a quelle pre-gravidiche,  tali contrazioni possono essere avvertite dalla mamma e prendono il nome di “morsi uterini”. Per circa 24-36 giorni si verificano delle perdite vaginali di quantità variabili, chiamate lochiazioni, che indicano l’eliminazione dall’utero dei tessuti deciduali.

Ma quando possiamo riprendere l’attività fisica?

Nelle prime 6 settimane dopo il parto, come abbiamo visto, il corpo attraversa un periodo di recupero di tutte le strutture muscolari, tendinee, fasciali e nervose che hanno subito delle modificazioni durante la gravidanza e il parto, e che torneranno con il tempo nelle condizioni iniziali.

È di prioritaria importanza che le donne vengano informate sul corretto allenamento dei muscoli del pavimento pelvico per il ritorno all’esercizio fisico.

Innanzitutto è bene sottolineare che dopo il parto bisogna alzarsi e camminare il prima possibile.

  • In caso di un parto vaginale si può iniziare un’attività fisica leggera non appena se ne ha voglia, ma tornare ai livelli di allenamento pre-gravidanza solo quando il medico dice che è possibile;
  • In caso di taglio cesareo, sono necessarie circa 6 settimane per un recupero e la guarigione completa, pertanto è necessario astenersi completamente da qualsiasi attività fisica. Sarà necessaria anche la valutazione della guarigione e rigenerazione della cicatrice perché è importante che la ferita si rimargini prima di fare allenamento. È comunque sconsigliato, alle mamme che hanno avuto un parto cesareo, rimanere troppe ore sedute o sdraiate, proprio per cercare di portare il corpo a una ripresa più rapida. Non esiste comunque una tempistica uguale per tutte che consenta di identificare il tempo in cui poter ritornare all’attività sportiva: in generale si potrebbe dire che sei settimane sono sufficienti per una buona cicatrizzazione della ferita.

E’ consigliabile, in entrambi i casi, fare una visita ginecologica a 40 giorni dal parto per avere il benestare del medico. Noi consigliamo sempre anche una visita con un’ostetrica per una valutazione specifica del pavimento pelvico. Questo perché ci sono alcune condizioni che possono causare delle disfunzioni del pavimento pelvico ed è quindi necessario prima un intervento riabilitativo della funzione muscolare del perineo e poi riprendere l’esercizio fisico globale.

Con la gravidanza e il parto il pavimento pelvico risulta già molto sollecitato e, soprattutto dopo il parto, può risultare indebolito per cui se si sceglie di iniziare un’attività fisica non adatta (sollevamento pesi, salti, corsa, ecc) senza alcun controllo e valutazione si rischia di andare a sollecitare impropriamente ed erroneamente tutta la muscolatura addominale e pelvi perineale.

Cosa possiamo fare quindi?

La ripresa dell’esercizio fisico dopo il parto deve essere fatta con cautela e con una valutazione soggettiva, considerando la storia della persona, l’attività sportiva svolta in precedenza, il decorso della gravidanza e le dinamiche del parto.

Gli allenamenti dovranno essere graduali e mirati alla rieducazione del  pavimento pelvico e alla riconnessione della parete addominale per aiutare il recupero e la chiusura della diastasi (da valutare tramite un apposito test e un’ecografia).

Non abbiate fretta di rimettervi in forma: date al vostro corpo il tempo che merita per ritornare alla condizione pregravidica.

Prima della ripresa dell’attività fisica è possibile aiutare, attraverso mobilizzazioni, stretching ed allungamenti morbidi, il graduale recupero, che deve essere costruito ed adattato a questo particolare periodo, e deve essere mirato a rimettere in moto muscoli e scheletro, senza dimenticare anche l’aspetto emotivo della mamma.

Cercate quindi programmi di allenamento adatti a voi e personalizzati, che utilizzino le corrette precauzioni meglio se consigliati da personale specializzato.




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